Vuelta a España 2018, Valverde: “L’importante è che vinca un Movistar, è una lotta serrata”

Alejandro Valverde è uno dei grandi protagonisti della Vuelta a España 2018. Lo spagnolo ha iniziato quest’edizione della corsa con due vittorie nella prima settimana, riuscendo poi a difendere la propria posizione in classifica generale nella successiva, conclusa in seconda posizione. Con una cronometro e tre tappe di montagna che possono ridisegnare la graduatoria finale, il murciano rimane tra i favoriti per il successo a Madrid, potendo contare sulla corsa contro il tempo per cercare di guadagnare terreno sui rivali. Durante la giornata di riposo il corridore della Movistar ha partecipato alla conferenza stampa della propria formazione, esprimendo il suo pensiero sulla situazione attuale.

Il primo pensiero è naturalmente per la classifica generale: “Avete già visto quanto siamo vicini l’uno all’altro in termini di forza. In alcune tappe uno si costruisce un piccolo vantaggio, poi lo perde in altre… È davvero una lotta stretta tra i principali rivali. Sento che la cronometro di domani potrebbe creare uno dei maggiori distacchi rispetto a tutti quelli che ci sono stati nelle ultime due tappe di montagne. Avremo una situazione di classifica più chiara da domani in poi. Non uno scenario completamente definito, in quanto ci saranno ancora tre tappe di montagna impegnative dopo martedì, ma domani dovrebbero definirsi i distacchi maggiori tra i contendenti finora in questa corsa domani”.

Il dualismo con Quintana non spaventa l’iberico: “Ciò che vogliamo è che un Movistar vinca la Vuelta. Ci sono state alcune discussioni tra la stampa su chi sia il leader della squadra, o se c’è una lotta tra noi due. La verità è che è stata una Vuelta fenomenale per noi fino a questo punto, e che ci troviamo bene l’uno con l’altro e il resto del gruppo. Abbiamo chiaro in mente che c’è un avversario forte davanti a noi, Yates, che sarà difficile da battere, e anche che voler vincere la Vuelta e riuscirci sono due cose davvero differenti. Comunque, sia io sia Nairo abbiamo un’ottima chance di vincere questa corsa. Abbiamo lasciato dietro alcuni rivali forti come Kelderman, Buchmann, De La Cruz… Avevano grandi aspirazioni e ora sono piuttosto indietro. Non possiamo davvero lamentarci di dove siamo a questo punto. Ci capiamo molto bene, e ieri il mio compito era chiudere i buchi ieri mentre Nairo lo ha fatto in altre tappe. Abbiamo fatto il massimo in ogni singola tappa”.

Valverde prosegue il suo discorso sul dualismo, che potrà decidere il capitano anche in base alle energie rimaste dopo il Tour: “Il Tour de France può presentare il suo conto o anche essere un vantaggio. Ora come ora, non ci sentiamo molto stanchi per quanto fatto a luglio. Penso che dovremmo essere in grado di restare in questa forma fino a domenica. Io non avrei problemi se Nairo avesse bisogno che lavorassi per lui, anche se sono davanti dopo la cronometro. Potrebbe accadere che perdo un po’ di terreno nelle montagne dopo aver fatto bene nella cronometro. Non possiamo sacrificare un’opportunità soltanto perché uno di noi è appena 30 secondi davanti. Dobbiamo giocare bene le nostre carte”.

Infine il murciano analizza la cronometro di domani: “Conosco la cronometro solo sulla carta. Oggi è un giorno di riposo, e avendo il percorso vicino a dove alloggiamo, useremo la mattina per cercare di fare una ricognizione su dove correre. Come mi ha detto Eusebio (Unzué, il DS, ndr), è una cronometro che non è male per me, ma non sarà molto peggio per i miei rivali. E non sono Miguel Indurain, se pensate che io possa conquistare un grande gap lì. Vedremo cosa potremo fare dopo aver ispezionato la strada, e proveremo a testare le gambe dopo gli importanti sforzi negli ultimi 4-5 giorni”.

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